Bitcoin ha ripreso la sua corsa. Stamattina ha superato i 105.000 dollari, spinto dalla tregua commerciale tra Cina e Stati Uniti. E la sua ascesa ha trainato al rialzo anche altri asset crypto, come Ethereum, Solana e Polkadot.
Per valutare il potenziale di crescita delle tre altcoin, abbiamo analizzato vari fattori, tra cui la scalabilità, gli aggiornamenti in programma e il loro caso d’uso.
Ethereum: maggiore scalabilità dopo l’upgrade di Pectra
Il primo progetto che analizzeremo è la seconda crypto per market cap: Ethereum.
L’asset rimane la prima scelta per molti sviluppatori e investitori. Dopo l’aggiornamento Pectra, Ethereum è tornato popolare tra i trader.
A spingere al rialzo non è stato solo il rimbalzo di Bitcoin, ma anche l’implementazione di Pectra sulla mainnet, avvenuta la scorsa settimana. L’upgrade, attivato il 7 maggio, ha come obiettivo quello di rendere le transazioni sui Layer-2 più economiche ed efficienti. Combinando gli aggiornamenti Prague ed Electra, Pectra introduce forti miglioramenti nell’usabilità, scalabilità e ottimizzazione delle fees, in particolare per gli utenti dei L2.
Uno degli aspetti principali riguarda la gestione dei “blob” di dati. I blob, che conservano i dati rollup compressi inviati alla mainnet, vedono il target aumentato da tre a sei per blocco, con un limite massimo che arriva a nove. I rollup come Arbitrum e Base avranno quindi più spazio per inviare dati senza dover competere per la capacità disponibile.
Dopo l’attivazione, ETH ha superato i 2.500 dollari, segnando un + 42% nel grafico settimanale.
Ora l’asset si trova a dover affrontare la resistenza rappresentata dalla media mobile a 200 giorni (in blu) a 2.701 dollari. Se l’asset dovesse riuscire a mantenere il suo slancio rialzista, potrebbe superare questa barriera nei prossimi giorni.
In caso di ribassi, il supporto si trova a 2.500 dollari, consolidato dopo il breakout di sabato scorso.
Dopo l’attivazione dell’aggiornamento Pectra, Ethereum ha migliorato ulteriormente l’efficienza nell’elaborazione delle transazioni, un fattore che ha riacceso l’interesse verso il suo ecosistema.
Ethereum è da tempo la scelta principale per gli NFT, la DeFi, i progetti crypto AI e molto altro. Per questo motivo, resta un progetto crypto con un forte potenziale.
Nonostante l’arrivo di nuovi concorrenti, gli aggiornamenti in corso dovrebbero renderla sempre più scalabile e capace di competere con gli altri progetti.
Polkadot può recuperare il suo massimo storico?
Nonostante la ripresa, è ancora ben lontano dal suo massimo storico di 55 dollari, raggiunto nel 2021. Ma se il mercato crypto dovesse continuare lo slancio rialzista, DOT ha buone possibilità per registrare una forte ripresa.
La forza di Polkadot risiede nella sua infrastruttura multi-chain, che gli consente di interagire con altre blockchain attraverso le parachain.
Le parachain sono chain indipendenti che operano all’interno della blockchain di Polkadot. Ognuna è progettata per essere completamente interoperabile con le altre.
Questo vuol dire che, pur funzionando autonomamente, possono facilmente connettersi e scambiarsi dati. Questo sistema consente a Polkadot di supportare diverse applicazioni e casi d’uso specifici senza compromettere la sicurezza o le performance.
La connessione e la gestione del flusso di dati tra le diverse parachain sono orchestrate dalla Relay Chain. Questo approccio aumenta fortemente l’efficienza e la scalabilità della chain, permettendo a Polkadot di adattarsi facilmente a nuove soluzioni e progetti.
L’interoperabilità offerta dalle parachain sta attirando sempre più l’attenzione degli sviluppatori, cosa che potrebbe portare Polkadot a registrare un forte aumento nei prossimi mesi o anni.
Solana: con il nuovo aggiornamento supererà Ethereum?
Subito dopo il suo lancio, Solana è stata soprannominata “Ethereum Killer”, dato che offre transazioni più economiche e veloci rispetto a Ethereum. Nonostante Solana sia ancora circa sei volte inferiore a Ethereum, sta crescendo rapidamente.
Il suo svantaggio rispetto a Ethereum è che il suo ecosistema è più giovane e meno sviluppato. Ma con l’aumento dell’attenzione su NFT, DeFi e AI sulla sua blockchain, Solana continua a essere un serio concorrente che potrebbe, un giorno, superare Ethereum.
Gran parte di questa evoluzione dipende dall’arrivo dell’aggiornamento Firedancer sulla sua mainnet. L’upgrade, in sviluppo dal 2022 e già attivo sulla testnet, è un client di convalida che promette di rendere le transazioni ancora più efficienti, dando a Solana un ulteriore vantaggio su Ethereum.
La versione completa di Firedancer è prevista per il lancio entro la fine dell’anno.
Solana è chiaramente un ecosistema in espansione, rendendola una scelta interessante per gli investitori a lungo termine.
Un nuovo progetto emergente basato su Solana
In parallelo, Solaxy, il primo layer 2 su Solana, punta a migliorare ulteriormente la scalabilità e la performance, risolvendo i problemi di congestione e transazioni fallite, che si verificano durante i picchi di traffico. Non solo risolve le problematiche, ma rende più veloci le transazioni e riduce le fees.
Inoltre il nuovo L2 sta sviluppando un bridge per collegare Solana e Ethereum e suo token nativo, SOLX potrà girare in entrambe le chain.
Gli investitori stanno attendo il lancio di Solaxy, come dimostra il fatto che il progetto ha già raccolto quasi 35 milioni di dollari con la sua prevendita in corso. Il token $SOLX sarà presto disponibile sugli exchange.
Per saperne di più sul progetto, è possibile visitare il sito ufficiale del progetto.
Detto questo, ricordiamo di fare sempre le proprie ricerche. Questo articolo è a scopo puramente informativo e non deve essere considerato una consulenza finanziaria.
