
L’Open Interest nei futures su XRP, ovvero il numero totale di contratti aperti nel mercato dei futures, è sceso ai minimi dell’anno, segno che i trader stanno liquidando le posizioni con leva.
Anche se questo dato non indica un sentiment decisamente ribassista, fa sorgere dubbi sul fatto che il recente slancio rialzista di XRP stia rallentando.
Secondo i dati della piattaforma di analisi blockchain CoinGlass, l’Open Interest nei futures su XRP è sceso a 1,33 miliardi di dollari, con un calo dell’8% rispetto alla scorsa settimana.
Il funding rate di XRP rimane piatto
Oltre all’Open Interest, gli analisti esaminano spesso il funding rate dei contratti perpetui per capire la domanda di leva finanziaria.
Cos’è il funding rate? È il tasso di interesse che i trader pagano o ricevono per mantenere le posizioni aperte in contratti perpetui (futures senza scadenza).
- Se è positivo → indica un sentiment rialzista, con posizioni long (acquisto) dominanti.
- Se è negativo → riflette una prospettiva ribassista, con posizioni short (vendita) prevalenti.
Nel caso di XRP, dal 9 dicembre, il funding rate sull’altcoin è rimasto vicino a zero, segnalando un equilibrio tra le posizioni long e short.
L’ultima volta che il token di Ripple ha sperimentato una forte domanda di leva è stato il 4 dicembre 2024, dopo un rally del 140%. Ma dopo l’impennata, l’asset ha subito una correzione del 22% in soli tre giorni, a testimonianza della volatilità dei futures con leva.
Le condizioni di mercato di adesso sono molto diverse da quelle di fine 2024. L’ultimo aumento di prezzo si è verificato tra il 12 e il 15 febbraio, quando XRP è salito del 17%, passando da 2,41 a 2,83 dollari. Ma a differenza del passato, i funding rate non mostrano un aumento delle posizioni con leva. I trader sembrano più cauti, o forse hanno spostato l’attenzione verso altri asset crypto.
Un altro fattore che pesa su XRP è la lunga battaglia legale con la SEC – Securities and Exchange Commission – statunitense. Nonostante l’ente regolatore americano abbia ritirato delle cause contro altre piattaforme come Coinbase, OpenSea, Robinhood e Uniswap, Ripple resta sotto processo. Gli esperti si aspettano un rally in caso di una risoluzione favorevole per Ripple.
Inoltre Ripple ha incontrato altre difficoltà. Il CEO, Brad Garlinghouse, avrebbe cercato senza successo di convincere il governo statunitense a creare una riserva strategica di asset digitali che includesse non solo Bitcoin.
Inoltre, l’amministrazione di Donald Trump ha affermato che non spingerà più per un consiglio dedicato alle criptovalute, riducendo ulteriormente le speranze di un’adozione di XRP da parte del governo.

XRP in difficoltà: calo del 4% e 79 milioni di dollari in liquidazioni
Oggi, XRP sta scambiando al livello di 2,23 dollari, con un calo di circa il 4% in un giorno. Tra il 23 e il 26 febbraio, l’asset ha subito una perdita del 16,8%, con 79 milioni di dollari di liquidazioni nei futures long. Secondo gli analisti, per continuare il trend rialzista, XRP dovrebbe rimanere sopra la soglia dei 2,22 dollari e consolidarla come supporto.

Se la pressione di acquisto dovesse aumentare, potrebbe esserci un movimento verso i 2,25 dollari, dove si trova la prossima resistenza importante. Un’eventuale rottura sopra i 2,30 dollari potrebbe innescare un ulteriore rally e spingere l’altcoin verso il range tra 2,35-2,40 dollari.
Visto l’andamento di XRP, molti stanno puntando su nuove altcoin in fase di prevendita. Una di queste è Meme Index, un progetto che permette agli investitori di diversificare i propri portafogli nel segmento delle meme coin.
Come funziona? Meme Index propone quattro panieri, ciascuno con un profilo di rischio diverso, pensati per rispondere alle diverse esigenze e preferenze degli investitori.
L’indice più stabile dei quattro è il Titan Index: include meme coin popolari come Dogecoin e Shiba Inu. Il Moonshot Index, invece, presenta un rischio moderato. Seleziona meme coin che hanno già una community solida ma non ancora un market cap elevato. Il Midcap Index presenta un rischio più elevato, con meme coin che hanno una capitalizzazione di mercato tra i 50 e i 250 milioni di dollari. Infine, il Frenzy Index è l’indice più rischioso, composto da meme coin ad alto rischio e alto potenziale.
Per poter accedere ai vari panieri è necessario il token nativo: $MEMEX, attualmente in fase di prevendita. Finora ha raccolto 3,8 milioni di dollari.
Detto questo, ricordiamo di fare sempre le proprie ricerche. Questo articolo è a scopo puramente informativo e non deve essere considerato una consulenza finanziaria.
