In un nuovo post su X, la società di analisi on-chain Santiment ha discusso dell’andamento recente dell’indicatore Supply on Exchanges per Ethereum. Il termine, per chi non mastica il gergo, si riferisce a un indicatore che misura la percentuale dell’offerta totale di ETH detenuta nei wallet crypto associati agli exchange centralizzati.
Quando il valore di questo indicatore aumenta, significa che gli investitori stanno depositando un numero netto di token sulle piattaforme. Dal momento che uno dei motivi principali per cui i detentori trasferiscono i loro token sugli exchange è legato alla vendita degli asset, questo tipo di tendenza ha spesso un impatto ribassista sul prezzo della criptovaluta.
Al contrario, quando l’indicatore scende, implica che l’offerta sta uscendo dagli exchange. Generalmente, gli investitori ritirano i token verso wallet di custodia personale, come per esempio Best Wallet, quando intendono detenerli a lungo termine. Quindi, una tendenza di questo tipo può invece essere considerata rialzista per la criptovaluta in questione.
Il grafico di Santiment
Il grafico in basso, condiviso da Santiment, mostra il trend della Supply on Exchanges per Ethereum negli ultimi anni:

Come è possibile notare immediatamente, il trend discendente è a lungo termine, con qualche periodo di deviazione temporanea. Una fase di questo tipo è avvenuta durante la bull run alla fine del 2024, segno che gli investitori hanno deciso di abbandonare ETH durante questa opportunità favorevole.
Nei mesi successivi al picco, l’indicatore ha poi ripreso la sua traiettoria discendente, suggerendo che gli investitori hanno ripreso ad accumulare ETH. Oggi questo indicatore è al record minimo di 4,9%, il più basso mai registrato.
Non solo offerta Ethereum
Nello stesso grafico, Santiment ha anche incluso i dati per la Supply on Exchanges per Bitcoin. Sembrerebber che la principale criptovaluta abbia visto similmente deflussi netti durante gli ultimi anni e, rispetto a ETH, non ha avuto istanze di deviazione.
Negli ultimi cinque anni, gli investitori hanno ritirato 1,7 milioni di BTC dagli exchange, un declino che ha portato il valore a 7,1%, il più basso dal novembre 2018. Nello stesso periodo, i detentori di ETH hanno ritirato 15,3 milioni di token da queste piattaforme.
Da tenere a mente che, mentre gli exchange giocavano un ruolo principale negli anni precedenti, oggi non è più così. L’ascesa degli ETF implica un nuovo punto d’entrata nel settore, quindi i deflussi dagli exchange crypto potrebbero non avere più lo stesso impatto di un tempo.
Al momento della stesura del nostro articolo, Ethereum oscilla intorno ai 2.500$.







