Le azioni delle Digital Asset Treasury (DAT) stanno registrando cali significativi, scambiando a valori inferiori rispetto ai Bitcoin detenuti nei loro bilanci. Alcune società concorrenti hanno iniziato a liquidare parte delle proprie riserve per rafforzare la situazione contabile.
Gli ultimi dati indicano che i titoli DAT hanno perso tra l’80% e il 95% rispetto ai massimi, nonostante il prezzo spot di Bitcoin continui a oscillare in un ampio intervallo compreso tra la fascia media degli 80K$ e quella bassa dei 90K$.
Martedì scorso gli investitori hanno ritirato 523M$ da IBIT, l’ETF di BlackRock, segnando il più consistente deflusso nella storia del prodotto.

La strategia di Saylor rimane improntata a un ulteriore rafforzamento della sua posizione, mentre parallelamente sta emergendo un approccio diverso all’esposizione verso Bitcoin.
Nel frattempo, una parte degli investitori sta valutando alternative alle DAT, orientandosi verso infrastrutture native di Bitcoin, in particolare i Layer 2 sviluppati per mitigare i limiti legati ai costi e alla velocità delle transazioni di $BTC.
In primo piano in questo segmento c’è Bitcoin Hyper ($HYPER), una presale di un Layer 2 che ha superato i 28,3M$, con un prezzo intorno a 0,0133$ per token e rendimenti di staking indicati intorno al 41% per le fasi iniziali.
Bitcoin Hyper ($HYPER) trasforma la “vitalità” di Saylor in infrastruttura
Se il compito di Saylor è accumulare il maggior numero possibile di Bitcoin, progetti come Bitcoin Hyper ($HYPER) puntano invece a rendere quel Bitcoin effettivamente utilizzabile.
In pratica, tutto passa attraverso un “Canonical Bridge”. Gli utenti inviano $BTC a un indirizzo Bitcoin monitorato; uno smart contract basato su SVM verifica gli header dei blocchi e le prove delle transazioni.
Una volta completata la verifica, il Bridge conia una quantità equivalente di wrapped $BTC sul Layer 2 di Bitcoin Hyper. Da lì, è possibile spostare quel $BTC con finalità quasi immediata, utilizzarlo in protocolli DeFi o impiegarlo in applicazioni decentralizzate.

L’obiettivo è chiaro: costruire un ecosistema Bitcoin più veloce, meno costoso e più scalabile, in grado di favorire un’adozione più ampia. Nel lungo periodo, $HYPER punta a rendere Bitcoin una scelta più naturale anche per gli operatori istituzionali che necessitano di throughput elevato e costi on-chain ridotti.
Ulteriori dettagli tecnici e operativi su Bitcoin Hyper sono disponibili nei materiali ufficiali del progetto.
Dentro la presale di $HYPER, ora oltre 28,3M$
Mentre i grafici delle DAT continuano a scendere, l’andamento della presale di $HYPER si muove nella direzione opposta.
La raccolta ha superato i 28,3M$, con un prezzo attuale del token pari a 0,013325$, destinato a salire progressivamente nelle fasi successive.

Una componente centrale dell’offerta è il rendimento durante l’attesa: chi entra nelle prime fasi può scegliere l’opzione “buy and stake”, bloccando i token per accedere a un rendimento indicato al 41% annuo nel periodo di presale.
C’è poi la questione delle prospettive di lungo periodo.
Secondo alcune proiezioni riportate dal progetto, un prezzo considerato “ragionevole” per $HYPER potrebbe aggirarsi intorno a 0,20$ entro la fine del 2026, nel caso in cui il lancio del mainnet procedesse senza problemi, arrivassero listaggi su exchange rilevanti e la narrativa dei Bitcoin Layer 2 continuasse a crescere.
Per il 2030, le stime interne suggeriscono un possibile valore intorno a 1,50$ o superiore.
Tradotti in ROI, questi numeri corrisponderebbero — sempre secondo le stime riportate — a un incremento del 1.400% entro il 2026 e superiore all’11.000% entro il 2030.
Al di là delle percentuali, l’impostazione generale della proposta punta a sostenere un’infrastruttura pensata per rendere Bitcoin più veloce, meno costoso e programmabile.
La finestra stimata per la chiusura della presale va dal Q4 2025 al Q1 2026, secondo quanto comunicato dal progetto.
Queste informazioni non costituiscono consulenza finanziaria. È sempre necessario valutare autonomamente rischi e opportunità prima di qualsiasi decisione d’investimento.






