Uniswap è il primo exchange decentralizzato a superare i 3.000 miliardi di dollari 

Uniswap

Uniswap è diventato il primo exchange decentralizzato (DEX) a superare i 3.000 miliardi di dollari di volume di trading. Lo ha riferito su X oggi il fondatore e CEO dell’exchange, Hayden Adams.

Non è comune che un DEX registri un volume di trading così elevato, a causa delle continue sfide legate a liquidità, velocità, congestione della chain e rischi normativi.

Di conseguenza, mentre gli exchange centralizzati (CEX) come Binance hanno raggiunto volumi di scambi superiori a 100.000 miliardi di dollari, i DEX faticano a conseguirne anche solo una frazione.

Ma dopo la pandemia, sembra che questa tendenza sia cambiata, con un numero crescente di utenti che si rivolgono a exchange decentralizzati come Uniswap. 

Uniswap raddoppia i volumi di trading ogni due anni

Con questo risultato, i DEX stanno consolidando la loro presenza nel segmento della finanza decentralizzata (DeFi). E Uniswap sta continuando a dominare, detenendo quasi un quarto della quota di mercato complessiva.

L’exchange ha raggiunto il traguardo di 1.000 miliardi di dollari a maggio 2022, seguito da 2.000 miliardi di dollari ad aprile 2024. Uniswap ha quindi raddoppiato il volume di trading ogni due anni.

La crescita della piattaforma è stata alimentata dall’impennata del trading crypto a partire da novembre 2024, un trend comune a molte altre piattaforme e exchange. Bitcoin, la crypto di maggior valore, ha visto un notevole rialzo di oltre il 50%, raggiungendo i 105.000 dollari negli ultimi sette mesi.

Uniswap lascia alle spalle le indagini della SEC e l’inverno crypto

Uniswap è stato lanciato nel 2018 e da allora ha mantenuto la leadership nella quota di mercato dei DEX. Tuttavia, il suo percorso è stato irto di ostacoli.

La piattaforma ha affrontato sfide normative, come le indagini della SEC – Securities and Exchange Commission – statunitense, e un forte calo dei volumi di trading dopo l’inverno crypto del 2022. Ancora oggi, i volumi di trading giornalieri risultano, secondo quanto riferito, dimezzati rispetto al picco del passato.

Anche il token nativo del DEX, UNI, ha subito una flessione di oltre l’80% rispetto al massimo di 45 dollari raggiunto a maggio 2021. All’inizio di quest’anno, $UNI ha registrato un forte rialzo in seguito a un finanziamento di 165,5 milioni di dollari.

Il nuovo traguardo di Uniswap rappresenta una nuova prospettiva di speranza per i DEX in graduale ripresa. Dimostra che il settore sta maturando e che l’adozione delle piattaforme di trading decentralizzate è in aumento. 

Uniswap e SushiSwap in concorrenza

La finanza decentralizzata (DeFi) sta trasformando il panorama finanziario, offrendo soluzioni senza intermediari per trading, prestiti e gestione patrimoniale. Uniswap guida il settore con 3.000 miliardi di dollari di volume.

La DeFi offre trasparenza, accessibilità e resistenza alla censura, ma deve fare i conti con costi di transazione elevati e complicazioni normative. SushiSwap, un altro DEX di spicco, compete con Uniswap, registrando circa 800 miliardi di dollari di volume dal 2020. 

SushiSwap offre funzionalità simili a Uniswap, come pool di liquidità e staking, ma la sua quota di mercato (circa 8%) resta inferiore rispetto al 24% di Uniswap. La differenza è dovuta a una community meno consolidata e alla percezione di minore stabilità, dopo il cambio di leadership nel 2021

Un token che potrebbe essere presto listato su DEX come Uniswap è Solaxy. La prevendita ha già raccolto 35 milioni di dollari e si sta preparando a raggiungere i listini degli exchange. Il forte interesse per il progetto deriva dalla sua soluzione innovativa. È infatti il primo layer 2 su Solaxy.

Il nuovo L2 è stato progettato per risolvere molte problematiche che Solana incontra durante i picchi di traffico, come le transazioni non andate a buon fine e problemi di sovraccarico del network.

Per saperne di più sul progetto, è possibile visitare il sito del progetto.

Detto questo, ricordiamo di fare sempre le proprie ricerche. Questo articolo è a scopo puramente informativo e non deve essere considerato una consulenza finanziaria.

 

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