
JD.com, Il colosso cinese dell’e-commerce con una capitalizzazione di mercato che supera i 90 miliardi di dollari, ha presentato questa settimana un piano per ridurre i tempi di pagamento transfrontalieri da giorni a secondi. Queste dichiarazioni hanno influenzato la borsa, tanto che le azioni hanno raggiunto quota 33,90 dollari in apertura, per poi scendere a 33,45 dollari in chiusura.
JD.com lancia il proprio progetto basato sulla blockchain
Il presidente di JD, Liu Qiangdong, ha dichiarato che il primo passo sarà avviare un progetto pilota all’interno del sandbox regolamentato per le stablecoin istituito a Hong Kong. Il suo team, Jingdong Coinlink Technology, vuole dimostrare che i pagamenti tra aziende (noti come pagamenti B2B, ovvero “business to business”), che attualmente richiedono dai due ai quattro giorni e comportano costi elevati, possono invece essere completati in meno di 10 secondi.
JD.com sta già utilizzando Zhizhen Chain, una rete blockchain che sposta circa 7 miliardi di dollari all’anno in finanziamenti della supply chain.
Il presidente di JD.com, Richard Liu, ha affermato che l’azienda ha intenzione di richiedere licenze per stablecoin a livello globale in modo tale da ridurre i costi dei pagamenti transfrontalieri del 90% e inoltre, di ridurre i tempi previsti per l’approvazione del pagamento a meno di 10 secondi. Dopo il B2B, JD mira a espandere i pagamenti tramite stablecoin ai consumatori di tutto il mondo.
JD lancia il proprio progetto basato sulla blockchain
Il presidente di JD, Liu Qiangdong, ha dichiarato che il primo passo sarà avviare un progetto pilota all’interno del sandbox regolamentato per le stablecoin istituito a Hong Kong. Il suo team, Jingdong Coinlink Technology, vuole dimostrare che i pagamenti tra aziende (noti come pagamenti B2B, ovvero “business to business”), che attualmente richiedono dai due ai quattro giorni e comportano costi elevati, possono invece essere completati in meno di 10 secondi.
JD.com sta già utilizzando Zhizhen Chain, una rete blockchain che sposta circa 7 miliardi di dollari all’anno in finanziamenti della supply chain.
Il presidente di JD.com, Richard Liu, ha affermato che l’azienda ha intenzione di richiedere licenze per stablecoin a livello globale in modo tale da ridurre i costi dei pagamenti transfrontalieri del 90% e inoltre, di ridurre i tempi previsti per l’approvazione del pagamento a meno di 10 secondi. Dopo il B2B, JD mira a espandere i pagamenti tramite stablecoin ai consumatori di tutto il mondo.
JD com Chairman Richard Liu said the company plans to apply for stablecoin licenses globally to reduce cross-border payment costs by 90% and cut settlement time to under 10 seconds. After B2B, JD aims to expand stablecoin payments to consumers worldwide. JD is one of the largest…
— Wu Blockchain (@WuBlockchain) June 17, 2025
Vantaggi in termini di velocità e costi
Secondo JD.com, l’uso delle stablecoin potrebbe ridurre le commissioni fino al 90%. Per molti esportatori e grossisti, questo significherebbe non solo minori costi e tempi di attesa, ma anche maggiore liquidità e meno burocrazia.

Invece di passare da più banche e camere di compensazione, le aziende potrebbero effettuare pagamenti diretti agli acquirenti utilizzando stablecoin ancorate alle valute locali. Questo cambiamento permetterebbe alle imprese di risparmiare milioni di dollari ogni anno in spese bancarie.
Per sapere in che modo conservare in sicurezza le tue stablecoin puoi leggere la nostra analisi sui migliori crypto wallet.
Ambizioni della piattaforma consumer
JD non si limita agli accordi tra aziende: il suo obiettivo è integrare le stablecoin anche nei pagamenti e-commerce, rendendole disponibili ai quasi 600 milioni di utenti attivi della piattaforma.
Grazie ai suoi magazzini e alle rotte di consegna in 20 Paesi, JD potrebbe permettere agli acquirenti di pagare con token digitali ovunque effettui spedizioni.
Secondo gli analisti, JD.com potrebbe persino spingere la propria rete di commercianti ad accettare la stablecoin Jingdong, facilitando così il passaggio da contanti e carte a una forma di pagamento digitale più veloce ed efficiente.
Al riguardo potrebbe essere utile leggere la nostra guida su come comprare Bitcoin con PayPal.
Ostacoli normativi e competitivi
L’ordinanza sulle stablecoin di Hong Kong, la cui piena entrata in vigore è prevista per agosto 2025, offre a operatori come JD e Ant Group un percorso chiaro per l’approvazione. Tuttavia, trasferire denaro oltre confine significa dover superare ostacoli legali in diverse giurisdizioni.
Stando alle indiscrezioni del settore, la divisione Alipay di Ant si sta preparando per ottenere licenze anche a Singapore e Lussemburgo. Aziende occidentali come PayPal e MasterCard stanno già testando sistemi basati su token. JD avrà bisogno di una solida conformità e di partner locali per tenere il passo.
Secondo le stime degli esperti, il mercato globale delle stablecoin raggiungerà i 250 miliardi di dollari nel 2025, e potrebbe avvicinarsi a 1 trilione di dollari entro il 2030. Una crescita così rapida sta spingendo sempre più banche e aziende tech a ripensare i tradizionali sistemi di pagamento.
In questo scenario in evoluzione, JD.com punta sulla propria blockchain, già integrata con le sue attività di commercio al dettaglio e finanza, come elemento chiave per ottenere un vantaggio competitivo.
Si tratta di una scommessa ambiziosa: ma se il progetto pilota dovesse funzionare, lunghi tempi di attesa e commissioni elevate potrebbero presto diventare un ricordo del passato, sia per le aziende che per i consumatori.
Per approfondimenti su come comprare stablecoin puoi leggere la nostra recensione sui migliori crypto exchange.
Vantaggi in termini di velocità e costi
Secondo JD.com, l’uso delle stablecoin potrebbe ridurre le commissioni fino al 90%. Per molti esportatori e grossisti, questo significherebbe non solo minori costi e tempi di attesa, ma anche maggiore liquidità e meno burocrazia.
Invece di passare da più banche e camere di compensazione, le aziende potrebbero effettuare pagamenti diretti agli acquirenti utilizzando stablecoin ancorate alle valute locali. Questo cambiamento permetterebbe alle imprese di risparmiare milioni di dollari ogni anno in spese bancarie.
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Ambizioni della piattaforma
JD non si limita agli accordi tra aziende: il suo obiettivo è integrare le stablecoin anche nei pagamenti e-commerce, rendendole disponibili ai quasi 600 milioni di utenti attivi della piattaforma.
Grazie ai suoi magazzini e alle rotte di consegna in 20 Paesi, JD potrebbe permettere agli acquirenti di pagare con token digitali ovunque effettui spedizioni.
Secondo gli analisti, JD.com potrebbe persino spingere la propria rete di commercianti ad accettare la stablecoin Jingdong, facilitando così il passaggio da contanti e carte a una forma di pagamento digitale più veloce ed efficiente.
Al riguardo potrebbe essere utile leggere la nostra guida su come comprare Bitcoin con PayPal.

Ostacoli normativi e competitivi
L’ordinanza sulle stablecoin di Hong Kong, la cui piena entrata in vigore è prevista per agosto 2025, offre a operatori come JD e Ant Group un percorso chiaro per l’approvazione. Tuttavia, trasferire denaro oltre confine significa dover superare ostacoli legali in diverse giurisdizioni.
Stando alle indiscrezioni del settore, la divisione Alipay di Ant si sta preparando per ottenere licenze anche a Singapore e Lussemburgo. Aziende occidentali come PayPal e MasterCard stanno già testando sistemi basati su token. JD avrà bisogno di una solida conformità e di partner locali per tenere il passo.
Secondo le stime degli esperti, il mercato globale delle stablecoin raggiungerà i 250 miliardi di dollari nel 2025, e potrebbe avvicinarsi a 1 trilione di dollari entro il 2030. Una crescita così rapida sta spingendo sempre più banche e aziende tech a ripensare i tradizionali sistemi di pagamento.
In questo scenario in evoluzione, JD.com punta sulla propria blockchain, già integrata con le sue attività di commercio al dettaglio e finanza, come elemento chiave per ottenere un vantaggio competitivo.
Si tratta di una scommessa ambiziosa: ma se il progetto pilota dovesse funzionare, lunghi tempi di attesa e commissioni elevate potrebbero presto diventare un ricordo del passato, sia per le aziende che per i consumatori.
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