
Negli ultimi giorni, il mercato globale ha mostrato un forte spostamento dagli asset volatili verso strumenti considerati più stabili. Questa tendenza si riflette anche nell’aumento della quotazione dell’oro, che ha toccato un nuovo massimo storico a $3.326, mentre il prezzo di Bitcoin ha subito una pressione ribassista, mantenendosi sotto la soglia degli $85.000.
L’aumento dell’oro è interpretato come una reazione degli investitori al rischio inflazionistico crescente. In questo scenario, Bitcoin potrebbe trarne vantaggio, grazie alla sua reputazione sempre più consolidata di “oro digitale”. A rafforzare questa ipotesi è la crescita della Bitcoin dominance, che indica un incremento della quota di mercato detenuta da BTC rispetto alle altcoin.
Il metallo prezioso si è dunque confermato come rifugio sicuro, mentre Bitcoin, nonostante non abbia ancora recuperato i massimi di gennaio ($109.000), ha mostrato un rimbalzo del 1,67% nelle ultime 24 ore, attestandosi a $84.750. Il confronto diretto tra i due asset evidenzia come, in tempi di incertezza, l’interesse verso strumenti percepiti come stabili tenda a intensificarsi.
La recente discesa di BTC sotto gli $84.000 può essere attribuita alla natura intrinsecamente volatile delle criptovalute. Alcuni investitori vedono ancora Bitcoin troppo instabile rispetto a strumenti più tradizionali come l’oro, ma la crescente popolarità di BTC, sostenuta anche da dinamiche macroeconomiche, mostra un asset in fase di maturazione.
Geopolitica e macroeconomia: spinte per oro e Bitcoin
Uno dei fattori che alimentano questa instabilità è la reintroduzione dei dazi, in particolare nei confronti della Cina. Pechino ha poi risposto con tariffe parallele sugli Stati Uniti, innescando i timori di una svalutazione delle valute nazionali in entrambi i Paesi.
Questo scenario ha spinto molti investitori a rifugiarsi in asset alternativi, come l’oro e, sempre più frequentemente, Bitcoin. Mentre l’oro continua a rappresentare la stabilità, Bitcoin offre una potenziale crescita finanziaria, sebbene accompagnata da rischi più elevati.
Il dibattito su quale dei due asset rappresenti il miglior rifugio sicuro rimane aperto, ma è innegabile che Bitcoin, pur con performance più modeste rispetto all’oro, stia guadagnando popolarità grazie all’instabilità del sistema finanziario tradizionale. Un dato che lo dimostra è proprio la Bitcoin dominance.
Dominance di Bitcoin ai massimi dal 2021: cosa ci dice?
Nella giornata di ieri, la Bitcoin dominance ha raggiunto il 64%, un valore che non si registrava dal 3 febbraio. Questo dato suggerisce che Bitcoin sta consolidando la sua posizione come punto di riferimento nel mercato crypto, in particolare in momenti di forte volatilità. L’ultima volta che si era osservato un simile valore risaliva all’inizio della bull run del 2021.
Una dominance così alta evidenzia la fiducia crescente in Bitcoin rispetto alle altcoin. Mentre le criptovalute alternative vengono progressivamente vendute, BTC si conferma come riserva di valore contro l’incertezza economica. In passato, molte altcoin traevano vantaggio dal rally di Bitcoin, ma questa correlazione sembra ora essersi indebolita.
Finché lo scenario macro rimane instabile, BTC ha il potenziale per continuare la sua ascesa. Le altcoin, al contrario, tendono a performare meglio in contesti favorevoli agli asset più rischiosi, ovvero quando la propensione al rischio tra gli investitori è più alta.
Previsioni per il weekend: BTC sopra o sotto $85.000?
Al momento, Bitcoin sta trovando supporto sopra la sua media mobile a 30 giorni. Questo è un segnale tecnico importante, poiché indica una possibile ripresa nel breve termine. Dalla scorsa settimana, BTC ha guadagnato oltre il 3% segno che, nonostante la fase di stagnazione, l’asset mantiene un certo slancio.
Inoltre, il Relative Strength Index (RSI) si mantiene sopra quota 50, suggerendo un momentum positivo. Questo scenario potrebbe favorire un breakout sopra gli $85.000 già nelle prossime ore, con un possibile test della media mobile a 200 giorni posizionata attorno a $87.700.
Qualora il prezzo dovesse scendere sotto la media mobile a 30 giorni, i prossimi livelli di supporto sono individuabili a $82.600 e successivamente a $80.000.
Le aspettative per il weekend restano ottimistiche: l’andamento laterale e il limitato calo rispetto alla volatilità generale suggeriscono che una risalita verso i $90.000 è possibile nel medio termine.
Quali criptovalute beneficiano del rimbalzo di Bitcoin?
Ogni volta che Bitcoin inizia a salire, una parte del mercato si sposta anche sulle altcoin. In questo contesto BTC Bull ($BTCBULL), un fan token emergente che potrebbe sfruttare appieno un eventuale rally di BTC.
Questo token presenta una particolarità: ogni volta che Bitcoin supera un nuovo livello di $25.000 sopra i $100.000, il progetto effettua token burn e airdrop in BTC per la community. Si tratta di una meccanica pensata per generare hype e incentivare il mantenimento del token da parte degli investitori.
Bitcoin Bull è attualmente disponibile in prevendita e ha già raccolto quasi $5 milioni. Il suo modello, fortemente legato al successo di Bitcoin, lo rende un’opzione interessante per chi cerca esposizione a BTC con elementi di speculazione.
Se Bitcoin dovesse tornare stabilmente sopra i $100k, $BTCBULL potrebbe registrare significativi aumenti di valore grazie alla dinamica di burn e airdrop integrata nel protocollo.
Ricordiamo che il mercato crypto è altamente volatile, quindi è fondamentale fare sempre le proprie ricerche. Questo articolo è a scopo puramente informativo e non deve essere considerato una consulenza finanziaria.
