
Secondo un’analisi pubblicata su X dall’esperto on-chain Checkmate, il Bitcoin Funding Rate è rimasto negativo nonostante la risalita del prezzo di BTC.
Il Funding Rate è un meccanismo utilizzato nei contratti futures perpetui per mantenere il prezzo del contratto allineato a quello del mercato spot (cioè il prezzo “reale” di Bitcoin). Si tratta di una commissione periodica che viene scambiata tra i trader che hanno posizioni long (scommettono che il prezzo salirà) e quelli short (scommettono che scenderà).
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Quando il Funding Rate è positivo, significa che il contratto futures sta trattando a premio rispetto al mercato spot. In questo caso, i trader long devono pagare una fee ai trader short.
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Quando il Funding Rate è negativo, accade il contrario: i trader short pagano una fee ai long, segnalando che c’è più pressione ribassista.
Questa fee viene pagata ogni poche ore (di solito ogni 8 ore) e viene calcolata automaticamente dalle piattaforme di trading in base allo squilibrio tra domanda e offerta nei contratti futures.
Il Funding Rate è uno degli strumenti più utilizzati per misurare il sentiment del mercato:
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Se il Funding Rate è costantemente positivo, indica un mercato tendenzialmente ottimista o euforico.
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Se invece resta negativo anche durante un rialzo dei prezzi – come osservato recentemente da Checkmate – suggerisce che il rally è controintuitivo rispetto alla posizione della maggior parte dei trader.
Checkmate ha condiviso un grafico che evidenzia questa tendenza, con il funding rate di Bitcoin tornato sotto lo zero proprio mentre il prezzo dell’asset cresce. Insomma, per la maggior parte dei trader questo rally non può durare.

Questa disconnessione tra prezzo e sentiment dei derivati potrebbe però giocare anche a favore dei trader. Se il rally dovesse proseguire, molte delle posizioni short verrebbero liquidate, generando così ulteriore pressione d’acquisto — un effetto noto come short squeeze.
Bitcoin: funding rate negativo e liquidazioni short in aumento
Il grafico mostra il rapporto di dominance delle liquidazioni long e short nel mercato dei futures su Bitcoin, ovvero la percentuale delle liquidazioni totali che ha colpito rispettivamente i long (verde) o gli short (rosso) in ciascun periodo.

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Nella fase più recente, nonostante il Funding Rate sia tornato in territorio negativo (con molti trader stanno scommettendo al ribasso), il prezzo di Bitcoin ha iniziato un nuovo rally al rialzo.
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Questo crea una situazione di squilibrio nel mercato: molti trader sono posizionati short, ma il prezzo sta salendo.
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Quando accade, se il rally prosegue, i trader short iniziano a essere liquidati (le loro posizioni vengono forzatamente chiuse dalle piattaforme perché le perdite superano il margine disponibile). Questo innesca ulteriori acquisti automatici e alimenta il movimento al rialzo — un classico short squeeze.
Nel grafico si vede chiaramente come negli ultimi giorni ci sia stata un’impennata nella dominance delle liquidazioni short (in rosso), confermando quanto detto da Checkmate: la pressione ribassista del mercato si è scontrata con la domanda che ha spinto i prezzi in alto, costringendo gli short a uscire di scena.
L’analista sottolinea che si sono già verificate importanti ondate di liquidazioni short, confermando che il mercato sta vivendo una fase di aggiustamento. Resta da vedere se questa dinamica si intensificherà nei prossimi giorni, sostenendo il trend rialzista di Bitcoin.
Il contesto emotivo del mercato suggerisce ottimismo
Nonostante la presenza di molte posizioni ribassiste nel mercato dei futures, l’umore generale nel settore crypto appare decisamente positivo. Il Fear & Greed Index — un indicatore che misura il sentiment degli investitori — è attualmente a quota 63, valore che segnala una predominanza di “avidità” tra i trader.

Questo indice viene calcolato sulla base di diversi parametri di mercato, tra cui volatilità, momentum, volumi e trend sui social media. Un valore sopra 50, e in particolare sopra 60, indica che gli operatori stanno mostrando fiducia nella crescita degli asset digitali, in particolare di Bitcoin.
Nel momento in cui scriviamo Bitcoin si trova intorno ai 94.200 dollari, con un incremento superiore al 9% negli ultimi sette giorni. Questo rialzo ha contribuito a rafforzare la fiducia degli investitori, alimentando un clima da bull run, almeno per quanto riguarda il mercato spot.
La divergenza tra sentiment sul mercato dei derivati e spot potrebbe però generare movimenti inattesi. In uno scenario simile, eventuali impennate del prezzo potrebbero innescare ulteriori liquidazioni short, spingendo il prezzo di BTC ancora più in alto.
