
Otto organizzazioni del settore crypto hanno invitato i leader del Congresso USA a sostenere una proposta di legge appena ripresentata, chiedendone l’inclusione nella normativa sui mercati finanziari per tutelare gli sviluppatori di software.
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Organizzazioni crypto chiedono tutele per gli sviluppatori
Giovedì, otto enti di policy del settore crypto hanno diffuso una dichiarazione congiunta sollecitando l’inclusione del Blockchain Regulatory Certainty Act (BRCA) nella normativa sulla struttura dei mercati. L’obiettivo è offrire un quadro di protezione – o safe harbor – per gli sviluppatori di software e i fornitori di infrastrutture.
Il disegno di legge H.R. 3533 è stato presentato per la prima volta nel 2023 dal deputato repubblicano Tom Emmer ed è stato riproposto il 21 maggio 2025 come iniziativa bipartisan, con il sostegno del deputato democratico Ritchie Torres.
Il Blockchain Regulatory Certainty Act (BRCA) è considerato “cruciale per la tutela degli sviluppatori di software”, in quanto stabilisce che nessun sviluppatore o fornitore di servizi blockchain debba essere trattato come un “money transmitter” — ovvero come un operatore finanziario — salvo che, nell’ambito ordinario delle proprie attività, abbia il controllo effettivo sugli asset digitali a cui l’utente ha diritto attraverso il servizio o il software fornito.
Nel loro comunicato congiunto, i gruppi di policy hanno sottolineato che gli sviluppatori di software peer-to-peer non custodial e i fornitori di infrastrutture per reti decentralizzate hanno “ben poco in comune” con le istituzioni finanziarie tradizionali. Per questo motivo, non dovrebbero essere trattati alla stessa stregua.
Nella dichiarazione si legge:
“Il BRCA riconosce questa realtà e garantisce che, quando gli sviluppatori o i fornitori di servizi blockchain non detengono né controllano i fondi degli utenti, non siano obbligati a registrarsi come ‘imprese di trasferimento di denaro’, né siano ritenuti responsabili per non averlo fatto”.
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Un responsabile politico ha dichiarato alla giornalista Eleanor Terret che “è di fondamentale importanza non trattare gli sviluppatori open-source come istituzioni finanziarie tradizionali”, aggiungendo che: “Il BRCA traccia chiaramente questa distinzione e tutela l’innovazione”.
Il Congresso invitato a fare chiarezza
La coalizione crypto — composta da DeFi Education Fund, Coin Center, Solana Policy Institute, The Digital Chamber, Blockchain Association, Crypto Council for Innovation, Paradigm e Bitcoin Policy Institute — ha esortato il Congresso a sostenere l’inclusione del BRCA nel Digital Asset Market Clarity Act del 2025.
“Esortiamo con forza la Camera dei Rappresentanti a includere il BRCA nel Digital Asset Market Clarity Act del 2025 e a garantire che gli innovatori di tutta l’America possano sviluppare in sicurezza infrastrutture finanziarie nel proprio Paese.”
Il disegno di legge, noto anche come CLARITY Act, è stato presentato il 29 maggio dal deputato French Hill, presidente della Commissione Servizi Finanziari della Camera. La proposta bipartisan mira a istituire un quadro normativo per gli asset digitali negli Stati Uniti, offrendo finalmente la chiarezza e le tutele attese da tempo dal settore.
“Il nostro disegno di legge porta la chiarezza tanto attesa nell’ecosistema degli asset digitali, mette al centro la protezione dei consumatori e l’innovazione americana, e rappresenta il proseguimento del lavoro svolto durante il 118° Congresso,” ha dichiarato Hill.
Come riportato dalla giornalista Eleanor Terret, la Commissione ha programmato l’esame del CLARITY Act per il 10 giugno 2025, insieme ad altri provvedimenti.
Il DeFi Education Fund, già attivo in passato nella difesa degli sviluppatori di software, ha commentato su X che:
“Il Congresso ha l’opportunità di tutelare gli sviluppatori di protocolli software peer-to-peer non custodial, evitando che siano oggetto di regolamentazioni eccessive o inappropriate.”
