XRP ha chiuso il Q3 2025 con un rally del 31%, passando da 2,20 $ a luglio a 2,92 $ a fine settembre. È stato uno dei migliori trimestri degli ultimi anni, con la prima chiusura netta sopra una resistenza di lungo periodo dal 2017, riaccendendo l’ottimismo su un possibile replay dello storico breakout passato.
Secondo analisti come Mikybull, la rottura della figura tecnica “inverse head-and-shoulders” pluriennale apre spazio a target di breve verso i 4,70 $, con prospettive ancora più alte sul ciclo di lungo periodo.

L’uscita del CTO crea segnali contrastanti tra gli investitori XRP
La comunità XRP si è raffreddata dopo l’uscita a sorpresa del Chief Technology Officer di Ripple, David Schwartz.
Le sue dimissioni hanno spaccato i trader: per alcuni le ultime dichiarazioni sarebbero un indizio sul potenziale di XRP nel lungo termine, in grado di competere persino con Bitcoin; per altri invece rappresentano un campanello d’allarme per incassare i profitti dopo il rally del Q3.
Ad aumentare i dubbi, diversi early investor su X — tra cui Crypto Bitlord — hanno rilanciato messaggi di “time to sell”, sostenendo che il recente pump potrebbe aprire a fasi di forte volatilità prima che arrivino i flussi istituzionali legati a eventuali ETF.
ETF: la speranza rialzista contro la pressione dei sell
Il driver bullish più forte resta la probabile approvazione di un ETF spot su XRP. La SEC sta esaminando diverse richieste, inclusa quella di Grayscale, con decisioni attese tra il 18 ottobre e il 14 novembre.
I prediction market prezzano già le probabilità di approvazione sopra il 99%, segnalando l’arrivo imminente di capitali istituzionali. Alcuni analisti stimano che un via libera potrebbe spingere XRP a 20–30 $ entro il 2026, in linea con i boom visti su Bitcoin ed Ethereum dopo i loro ETF.
Anche l’on-chain rafforza la narrativa di accumulo: le riserve sui migliori exchange crypto calano, segno che i token si spostano verso self-custody e staking pool. Intanto, l’open interest è salito a 1,4 miliardi $, anche se l’attività sulle opzioni resta sottile, lasciando i long a leva esposti a correzioni se la resistenza regge.
Quadro tecnico: breakout a 2,96 $ o retest a 2,70 $
Attualmente XRP quota 2,94 $, sopra la SMA a 200 giorni (2,50 $) ma in lotta con la resistenza della SMA a 50 giorni (2,96 $). Il supporto principale è nell’area 2,70–2,80 $, con rischi di discesa più profonda in caso di ritorno verso 2,50 $.
Gli indicatori di momentum restano neutri: RSI a 47, quindi spazio per accumulo prima di un nuovo movimento significativo.
Se XRP riuscisse a chiudere più sessioni sopra 2,96 $, gli analisti vedono conferma di un nuovo rally con target a 3,65 $ nel breve e 4,70 $ come prossima resistenza chiave. Se invece non rompe la resistenza, ottobre potrebbe restare in consolidamento, con novembre come finestra per un nuovo breakout.






