
Ieri gli ETF Spot su Bitcoin hanno registrato un’inversione di tendenza. L’afflusso netto è stato di 13,33 milioni di dollari dopo sette giorni di fila di outflow.
Stando ai dati forniti dalla piattaforma SoSoValue, l’aumento ha portato l’afflusso netto totale a 35,42 miliardi di dollari.
Prima i fondi seguivano una tendenza negativa e solamente il giorno prima, l’11 marzo, avevano subito un deflusso netto di 371 milioni di dollari.

Continuano i deflussi per il fondo di BlackRock
Intanto, l’iShares Bitcoin Trust di BlackRock, noto con il ticker di IBIT, ha subito un deflusso di 47,05 milioni di dollari. L’ETP Fidelity Physical Bitcoin, con il ticket FBTC è rimasto stabile, senza alcun flusso in entrata o in uscita.
Il Grayscale Bitcoin Trust ETF ha registrato invece una piccola uscita di 11,81 milioni di dollari. Diversamente, l’ARKB (Ark & 2) ha guadagnato 82,60 milioni di dollari, mentre il BTC (Grayscale) ha registrato un afflusso di 5,51 milioni. Fondi più piccoli, come BITB, HODL e BRRR, hanno visto afflussi più modesti, segno di un sentiment contrastante nel mercato.
Il valore totale scambiato ha toccato i 2,01 miliardi di dollari, con un patrimonio netto degli ETF spot pari a 92,45 miliardi di dollari, ovvero il 5,61% della capitalizzazione di mercato totale di Bitcoin.
Per quanto riguarda i fondi su Ethereum, ieri hanno registrato un forte deflusso netto di 10,4 milioni di dollari. BlackRock Ethereum ETF, ETHA, non ha registrato né afflussi né deflussi, mantenendo un afflusso netto cumulativo di 4,20 miliardi di dollari.

Grayscale Ethereum Trust ETF (ETHE) ha visto un piccolo deflusso di 3,54 milioni di dollari, riducendo il suo afflusso netto totale a 606,14 milioni di dollari. FETH (Fidelity Ethereum ETF) ha avuto un modesto afflusso di 3,75 milioni di dollari, portando il suo totale a 1,43 miliardi di dollari.
ETHW (Bitwise Ethereum ETF) e ETHV (VanEck Ethereum ETF) sono rimasti invece stabili. Il valore totale scambiato tra gli ETF Spot su Ethereum è stato di 299,41 milioni di dollari, con un patrimonio netto di 6,66 miliardi, pari al 2,92% del market cap di Ethereum.
Cresce il panico tra gli investitori di Bitcoin
Intanto la pressione di vendita su Bitcoin è aumentata, con investitori che, dopo aver acquistato al picco di 109.000 dollari a gennaio, ora vendono in preda al panico.
Secondo i dati della piattaforma Glassnode, la pressione di vendita potrebbe spingere Bitcoin fino a 70.000 dollari. L’azienda ha notato che molti holder, che hanno acquistato quando l’asset scambiava tra i 71.300 dollari e i 91.900 dollari, stanno vendendo in perdita.
Se la pressione dovesse continuare, la crypto di maggior valore potrebbe continuare a scendere, ma è anche probabile che il livello dei 70.000 dollari funzioni da supporto.
Performance di Bitcoin
Intanto Bitcoin sta tentando di superare la resistenza a 83.800 dollari, un livello che ha più volte frenato la spinta rialzista. Al momento, l’asset è scambiato a 83.431 dollari e si mantiene vicino all’EMA a 50 periodi, fissata a 82.973 dollari, un indicatore cruciale nel breve termine.

Se l’asset riuscisse a sfondare la soglia degli 83.800 dollari potrebbe innescare un rally verso i livelli di 86.973 e 91.054 dollari. Nel caso in cui non dovesse riuscirsi, l’asset potrebbe dirigersi verso il supporto a 78.529 dollari, con 75.195 dollari come prossimo livello chiave.
Una chiusura giornaliera sopra gli 84.000 dollari confermerebbe il momentum rialzista, aprendo la strada a un possibile rally.
Considerato l’andamento di Bitcoin, gli investitori stanno puntando su progetti in prevendita per massimizzare i profitti ed evitare le oscillazioni del mercato.
Uno di questi è Solaxy. La sua prevendita ha già raccolto più di 25 milioni di dollari. Il forte interesse per il progetto è legato alla sua proposta innovativa: mira a risolvere uno dei problemi che affligge la blockchain di Solana: la scalabilità. Con l’aumento dell’attività sul network, Solana soffre di rallentamenti e spesso le transazioni non vanno a buon fine.
Solaxy si propone come la soluzione a questo problema, utilizzando una tecnologia Layer 2 progettata per alleggerire il carico sulla mainnet, migliorando la velocità delle transazioni e riducendo le fees.
Inoltre il suo token nativo, $SOLX, è multi-chain e questo vuol dire che opera su la blockchain di Solana ed Ethereum. Un aspetto che permette di combinare i punti di forza delle due chain: la velocità di Solana e la liquidità di Ethereum, creando così una piattaforma versatile per il trading e la DeFi.
Per saperne di più sul progetto è possibile consultare il sito ufficiale di Solaxy.
Ricordiamo di fare sempre le proprie ricerche. Questo articolo è a scopo puramente informativo e non deve essere considerato una consulenza finanziaria.
